La mattina dopo, malgrado il freddo pungente, decidiamo
di dedicare la giornata all’escursione al lago di Bouillouses e al Pic Carlit (2921 mt). Africa però
deve avere accusato il freddo pungente della notte e dopo un pronto avviamento
si pianta dopo pochi chilometri. TRAGEDIA!!! Francesco: << Fine del
giochino…. Sicuro che è la centralina>>. Invece basta premere un paio di
volte il pulsante START per risentire il suo motore borbottare, anceh se il
volmetro indica una batteria abbastanza stanca. Al lago arriviamo grazie ad una
navetta che percorre la strada chiusa al traffico. Il clima e il cielo non
hanno però niente a che vedere con le nostre precedenti escursioni, ma dato che
probabilmente saremo qui una volta nella vita, non lasciamo scoraggiare e
iniziamo a camminare verso la vetta. Il sentiero costeggia dodici laghi, ognuno
bellissimo e diverso dagli altri. Salendo di quota però la temperatura si
abbassa, la nebbia si fa fitta e quando ai 2700 mt inizia anche a piovere,
decidiamo di darla vinta al meteo. Nulla di male, il più delle volte si sale in
vetta per ammirare il panorama dall’alto; in questo caso avremmo visto la
stessa nebbia che vedevamo dal basso.
Torniamo alla moto, ma anche stavolta dopo nemmeno un
chilometro il “viaggio delle cose difficili” colpisce ancora: Africa si spegne
di botto… Stavolta la batteria non riesce a far girare il motorino. Francesco
smonta la carena, mentre Serena chiede aiuto all’ennesima persona disponibile
che ci offre i cavi e la batteria del suo furgoncino: Africa riparte!
Il tempo di caricare i bagagli e la N116 ci accompagna a
Perpignan, salutando in via definitiva i Pirenei. Proseguendo sulla D914 arriviamo
infine a Collure che ci ospiterà nel nostra soggiorno in Costa Vermiglia.
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