lunedì 31 agosto 2015

Ventiduesima tappa: LA costa vermiglia



Collioure è un piccolo paese di 1200abitantiche abbiamo scelto per passare gli ultimi giorni di viaggio finalmente in riva al mare. Il minuscolo appartamento dove alloggiamo non ha la lavatrice, ma per fortuna troviamo una lavanderia automatica dove possiamo finalmente fare il bucato della maggio parte dei vestiti che abbiamo. La giornata non è delle migliori, ma ad allietarla ci pensa la Festa di San Vincenzo che per nostra fortuna si svolge proprio durante i giorni del nostro soggiorno ( 14 – 17 Agosto). Si tratta di uno santi più venerati dal popolo catalano e questa festa richiama migliaia di persone da tutto il circondario. In paese gruppi suonano musica live in ogni angolo, mentre ci si diverte a ballare la “Sardane”, ballo popolare catalano in cui uomini e donne formano cerchi concentrici che si allargano occupando intere piazze e creando così uno scenario davvero suggestivo.






Il paese occupa una baia con tre spiagge che si affacciano su un mare cristallino e i colori pastello delle case ci ricordano alcuni borghi liguri. Il simbolo è la chiesa con il campanile a cipolla di colore rosso affacciata direttamente sul mare. Lungo le sue strette vie decine di studi di artisti di vario genere; in questa città che ha ospitato e ispirato tra gli altri Matisse.



Dopo un pomeriggio passato al mare trascorriamo la serata ascoltando gruppi locali e ballando mescolati tra la gente del posto.
La mattina seguente percorriamo la D86 (route des cretes) che collega Collioure con Banyuls sur mer salendo dal mare fino ai 600 metri dell’antica torre di Guardia di Madeloc. La strada non permette una guida veloce, ma è esaltante per i vigneti che attraversa e per i panorami sul mare che ci regala. Essendo domenica mattina ci fanno compagnia centinaia di ciclisti, due dei quali ci aiutano anche a fare alcune fotografie. 




La N260 è invece una statale costiera con asfalto perfetto che ci accompagna fino alla cittadina di Cerbere e al confine spagnolo che oltrepassiamo non resistendo alla tentazione di fare un ultimo bagno nella prima cittadina della costa brava chiama Port Bou.
In realtà ne approfittiamo anche per spedire alcune cartoline affrancate in Spagna e dimenticate in una guida.  Già che ci siamo entriamo nell’ufficio turistico e prendiamo informazioni sulla Costa Brava e sui Pirenei spagnoli pensando già ai possibili prossimi viaggi.
La sera la festa di San Vincenzo tocca il suo culmine con un incredibile spettacolo di fuochi di artificio e la cittadina è piena all’inverosimile, tanto da aver difficoltà a parcheggiare la moto.

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