5 tappa: Pitres – Ronda – Granada
Smontata la tenda e caricato tutto in macchina ci chiediamo
come sia possibile portare tutto ciò che abbiamo con la nostra moto, ma
l’essere riusciti a riempire un bagagliaio e i sedili posteriori di oggetti,
conferma la capicità di Serena, sviluppata negli anni, di giocare a Tetris con
i bagagli.
La N397 che sala a Ronda dalla costa è bellissima e ancora
una volta amplifica la nostalgia per la nostra moto. In realtà tranne il
bellissimo ponte Nuevo che collega la città vecchia con quella nuova, Rondaci
delude un po’ e ci domandiamo se sia valsa la pena di
allungare il percorso per Granada per arrivare fino a qui.
Arriviamo a Granada in serata facendo prima incetta di provviste per i giorni a venire. L’appartamento che
aveva,mo prenotato è in pieno centro e molto confortevole.
Il mattino seguente andiamo a visitare l’Alhambra che dql
vivo è ancora più bella che nelle ille immagini che avevamo visto. La grazia
dei decori arabi nel palazzo Nazaries e
i giardini fioriti del Generalife ci raccontano la storia di questa città
fortezza, conquistata e persa dagli arabi che hanno lasciato un segno
indelebile.
Immancabile anche la visita alla parte cattolica della città
con l’impressionante cattedra le e la Cappella Reale dove sono custodite le
esequie della regina Isabella e di re Ferdinando, che hanno riunificato la
Spagna in un unico regno.
Visti i 42 gradi ci concediamo anche noi una siesta nel
nostro appartamento tornando a pensare al nostro principale problema: il
meccanico ci conferma che i pezzi arriveranno l’indomani mattina e che la moto
sarà pronta Venerdì. Per fortuna tale data coincide con quella della fine del
noleggio della macchina a carico dell’assicurazione.
Passiamo il pomeriggio ad esplorare il quartiere gitano di
Sacromonte spingendoci fino al Mirador dal quale possiamo ammirare la città nel
suo insieme.
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